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LunchFlow

RUOLO

UX Designer

TOOLS

Figma, Useberry, FigJam

risorse

In un contesto lavorativo frenetico, la pausa pranzo è spesso una corsa contro il tempo. Questo progetto ha riguardato il redesign di un’app per prenotare ristoranti, consultare i menù in anticipo e pagare direttamente da mobile. L’obiettivo era trasformare un’esperienza frammentata e stressante in un flusso semplice, personalizzato e senza frizioni.

Obiettivi

Per gli utenti, i principali obiettivi erano:

  • Ridurre i tempi decisionali e le attese
  • Facilitare la scelta del ristorante e dei piatti
  • Avere il controllo dell’intera esperienza, fino al pagamento

Per il business, era importante:

  • Rafforzare il valore percepito del servizio
  • Aumentare la fidelizzazione
  • Offrire funzionalità distinte per utenti e ristoratori, migliorando la gestione delle prenotazioni e della visibilità dell’offerta

Ricerca e analisi

La fase esplorativa si è articolata su più livelli:

  • Analisi desk di trend e dati di mercato
  • Interviste semi-strutturate a utenti e ristoratori
  • Benchmark competitivo su app analoghe (Glovo, Deliveroo, TheFork)

L’obiettivo era evidenziare i pain point dell’esperienza attuale e individuare margini di intervento progettuale sia per l’utente finale che per i partner commerciali.

Trend di mercato

L’analisi desk e dei trend e dati di mercato, hanno evidenziato un aumento dell’utilizzo delle app legate alla ristorazione (+70% in tre anni), una forte richiesta di personalizzazione (91% dei consumatori) e la necessità di strumenti pratici e veloci.

  • Il 67% dei lavoratori dichiara di saltare o affrettare il pranzo almeno una volta a settimana per rispettare le scadenze lavorative
  • Il 59% considera la pausa pranzo una potenziale occasione per creare relazioni o svolgere attività che permettano di staccare la spina dal lavoro. 
  • Il 70% considera l’attesa il principale ostacolo per un’esperienza soddisfacente.

→ fonti Edenred, Nomisma

Interviste

Abbiamo condotto 6 interviste semi-strutturate (4 utenti finali, 2 ristoratori) in contesti realistici come uffici, coworking e locali partner. Le interviste avevano l’obiettivo di mappare le criticità percepite lungo l’intero percorso utente.

“So già che voglio qualcosa di leggero, magari vegetariano. Ma mi tocca aprire mille schede per capire se fanno quello che cerco.”

“Vorrei scegliere già cosa mangiare, pagare, e non dover pensare a nulla. Così potrei mangiare senza attese e tornare in ufficio senza stress.”

“A pranzo siamo pieni, ma non sappiamo mai in anticipo quanti clienti arriveranno. Se potessimo sapere chi ha già scelto i piatti, potremmo organizzarci meglio.”

“Se guardo il menù prima di andare, mi aspetto che sia aggiornato. Invece arrivo e scopro che non c’è quel piatto. È frustrante.”

Insights

Queste interviste hanno portato alla luce pattern ricorrenti:

  • Sovraccarico cognitivo e frustrazione nella ricerca:
    molti utenti hanno descritto una ricerca lenta e dispersiva, con filtri poco efficaci, troppe opzioni e scarsa chiarezza dei menù.
  • Scarsa prevedibilità e controllo sull’ordine:
    il tempo è percepito come risorsa scarsa e non negoziabile: ogni incertezza nella prenotazione è motivo di frustrazione.
  • Mancanza di personalizzazione:
    gli utenti hanno espresso il bisogno di proposte più coerenti con le loro abitudini alimentari e di tempo.

Personas e macroscenari

A partire dalle interviste e dall’analisi dei dati è emersa una protopersona rappresentativa del target principale: lavoratori con routine frenetiche, in contesto urbano, che vivono la pausa pranzo come una finestra temporale limitata da ottimizzare al massimo.

Sono stati delineati scenari realistici per utenti con esigenze differenti: chi ha poco tempo e vuole tutto pronto, chi esplora opzioni personalizzate, chi cerca un’esperienza piacevole anche durante l’attesa. Questi scenari hanno guidato la ridefinizione dei flussi e la progettazione di funzionalità su misura, con l’obiettivo di mappare e risolvere i momenti critici del percorso utente.

Personas Andrea

Strategia UX

L’intervento ha portato alla definizione di una serie di raccomandazioni UX mirate: uso di sezioni dinamiche (es. “in evidenza per te”), navigazione persistente e semplificata, onboarding chiaro, promozioni ben visibili e suggerimenti personalizzati basati su cronologia, localizzazione e preferenze alimentari. Anche l’esperienza lato ristoratore è stata riconsiderata, con percorsi e CTA dedicati.

Wireframing, architettura e flussi

Sono stati ridisegnati l’alberatura e i flussi principali sia per l’app che per la landing page del prodotto.

Flussi e architettura

 L’app è stata progettata per offrire una navigazione diretta, una gestione semplificata di prenotazione e pagamento, e una maggiore enfasi sugli elementi di community e fidelizzazione.

Wireframe app

UI design

La soluzione individuata punta a offrire un’esperienza intuitiva e visivamente accattivante. 
L’interfaccia mira a essere accogliente e chiara, con contenuti ben gerarchizzati e visivamente distinti, in grado di facilitare la comprensione anche in mobilità. Le promozioni sono evidenziate con colori caldi e le sezioni sono pensate per minimizzare lo sforzo cognitivo.

Identità visiva e UI
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Takeaway

Ho imparato che un progetto di redesign di successo parte dall’ascolto. La combinazione di analisi di mercato e interviste dirette mi ha permesso di identificare i veri ‘pain point’ e di tradurli in soluzioni concrete.